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Corso per preposto: che cos’è e a cosa serve?

redazione — Wed, 11 Mar 2020 14:08:11 +0000

Il corso per preposto è un’attività che consente la formazione di una figura che opera nell’ambito di aziende con dipendenti e che tutela la sicurezza del rispetto delle norme vigenti.
In parole semplici, si tratta di un organo di controllo, a seguito dell’accordo Stato-Regioni che si occupa di garantire che tute le operazioni (anche quelle pericolose) svolte in ambito lavorativo dai dipendenti, siano eseguite in sicurezza e rispettando le norme dell’ambito.
In questo articolo spiegheremo quale sia il ruolo di un addetto preposto, quanto sia importante all’interno delle aziende a carattere industriale e la possibilità di diventarlo mediante un corso appositamente redatto ed esplicato per l’inserimento lavorativo.

Quali sono i compiti di un preposto?

In questo modo la figura del preposto è molto importante ed assume compiti altrettanto di riguardo: tocca a lui infatti individuare eventuali rischi per la sicurezza nell’ambito lavorativo, valutarli secondo quanto prevede la legge, studiare un piano con delle misure tecnico-organizzative capace di contenere questi rischi e farlo rispettare dagli altri dipendenti.
Secondo il Decreto Legislativo 81/08 Articolo 2, comma 2, il preposto deve “sovrintendere all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandole l’esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”.

In cosa consiste un corso per preposto?

Come per ogni figura professionale certificata, anche quella del preposto deve avviare un processo di formazione su se stesso, per esserlo in tutto e per tutto. Per questa ragione sono stati avviati dei corsi che consentono di sviluppare tutti gli aspetti di questa figura professionale e di distribuire dei compiti in tal senso.
Il corso per diventare prepoto ha una serie di obiettivi da raggiungere ed una prova finale al termine dello stesso.
oltre alla sovrintendenza e alla vigilanza del rispetto delle regole impartite ai lavoratori, il preposto deve saper prendere delle decisioni in caso di rischio imminente o inevitabile, assicurarsi che i datori di lavoro ed i lavoratori siano a conoscenza delle sue disposizioni così da poterne prendere atto e rispettarle e frequentare continuamente corsi di aggiornamento in merito.

Qual è il ruolo di un preposto all’interno di un’azienda?

Sia chiaro che, si tratti di un’azienda di grandi oppure di piccole dimensioni, la figura del preposto è tale solo qualora gli operai lavorano con strumenti tecnici che possono in qualche modo evidenziare un rischio per la loro sicurezza, o in condizioni particolari.
Per questi motivi all’interno di un’azienda, a carattere industriale, la figura di un preposto ha un’importanza notevole perché egli si accorge dei rischi riguardanti la sicurezza ed informa i giusti organi, oltre che decide come intervenire caso per caso.
Questi operai specializzati conoscono bene l’ambiente lavorativo e cosa questo possa comportare e prevedono gli errati comportamenti o i malfunzionamenti all’intero delle catene umane.
Senza di loro, che operano nel rispetto delle leggi in materia lavorativa e di sicurezza, non si avrebbero risultati eccellenti circa le situazioni lavorative.

In conclusione

La figura del preposto è una figura professionale, certificata mediante corso apposito al termine della quale vi è una prova di idoneità. Per partecipare a questo corso occorre essere maggiorenni e conoscere in modo approfondito la lingua italiana.
La propensione all’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche è del tutto personale, ma in generale bisogna avere la volontà di aderire a questo progetto e portarlo a termine.
Queste figure professionali di spicco sono importanti all’interno del panorama industriale perché aiutano nella gestione dell’intera attività, in merito alla sicurezza dei lavoratori e alla capacità di utilizzo di mezzi meccanici anche complessi.
Esistono diverse società che garantiscono lo svolgimento della formazione all’intero di corsi per preposti, che selezionano candidati e operano per l’inserimento concreto nel mondo del lavoro.

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L’ Arredamento ufficio di un avvocato

redazione — Tue, 10 Mar 2020 17:24:25 +0000

L’ arredamento di un ufficio per un avvocato è molto importante: esso è, infatti, sia il luogo dove egli riceverà i propri clienti, sia l’ambiente in cui studierà e lavorerà sulle pratiche in osservazione.
Per queste ragioni l’accortezza circa la sua struttura deve essere massima.

Funzionalità in un ufficio legale

Il primo pensiero da ottemperare quando si tratta di arredare l’ufficio di un avvocato è quello di cercare per quanto possibile di coadiuvare la funzionalità dello stesso ed uno stile espressivo della propria personalità di Dottore in Legge.
Trascurare l’uno o l’altro elemento potrebbe riscontrarsi dannoso anche nell’immediato.
Indispensabili all’interno di un ufficio legali sono alcuni elementi: la scrivania deve essere ampia e capace di supportare il quantitativo di documenti su cui si lavora di volta in volta, oltre che il computer e gli elementi ad esso aggiunti; la sedia di lavoro deve essere ergonomica ed adatta a supportare la schiena per le ore lavorative da affrontare, oltre che essere agevole in caso di spostamenti (per questa ragione si prediligono quelle con rotelle); la libreria, che solitamente è ricca di testi di legge e aggiornamenti in merito, deve avere la capacità di accogliere i faldoni di documenti che si compilano e si archiviano dopo tutte le pratiche.
Queste tre tipologie di mobilio devono essere presenti all’interno di un ufficio in modo imprescindibile.

Stile in un ufficio legale

Lo stile di un ufficio legale è la prima pubblicità che rimane impressa alla clientela che vi accede, di conseguenza risulta molto importante averne cura.
Si possono preferire stili più barocchi e classicheggianti, oppure minimal ed essenziali, ma sempre con la consapevolezza che il messaggio da comunicare al cliente è quello relativo alla massima professionalità.
Per questa ragione bisogna sistemare su di un muro, in modo che siano facilmente leggibili, le testimonianze degli studi effettuati.
L’altra personalizzazione che distingue uno studio avente stile da uno che non lo possiede è la luce: uno studio buio, con pochi punti di apertura verso il mondo e con pochi elementi luminosi, per quanto possa sembrare affascinante, non consente nè lo studio delle pratiche da effettuare a porte chiuse, nè una comunicazione ottimale con il cliente, che non si sentirebbe degno di affrontare la conversazione con qualcuno che non può osservare negli occhi.

Professionisti del settore arredamento

Per non incorrere in spiacevoli errori di stile, che potrebbero anche danneggiare la funzionalità di uno studio legale, l’avvocato proprietario dovrebbe affidarsi a specialisti del settore dell’arredamento.
Il coinvolgimento di figure professionali, che sanno benissimo quali siano gli elementi da valorizzare in questi casi, è fondamentale per ottimizzare i risultati.
Ottenere una consulenza gratuita per il ripristino del’arredamento e l’innovazione dello stesso è semplice: bisogna solo compilare il form predisposto sul sito Satoritalia e si verrà ricontattati in poco tempo, così da fissare un appuntamento ed ottenere un colloquio conoscitivo.
Per mezzo della visione dell’ufficio, gli arredatori potranno ideare un progetto su misura, così da valorizzare l’intero mobilio e, di conseguenza, chi vi lavora.
Una volta approvato il preventivo, si procederà con i lavori che sono stati confermati e l’azinda avvierà la restituzione dell’ufficio chiavi in mano.

L’importanza di un ufficio legale

Un ufficio legale non è solo il luogo fisico in cui viene svolta l’attività, ma è il centro di un mondo di pensieri del suo proprietario, che egli applica per affrontare le situazioni che gli vengono poste.
Per questa ragione, un ufficio legale ha la stessa importanza della propria abitazione, per chi vi lavora.
Poter coniugare stile e funzionalità è fondamentale nella riuscita del progetto ed in base a questo pensiero, ci si deve muovere verso la sua realizzazione.

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Cubicatura, cos’è?

redazione — Sat, 07 Mar 2020 15:13:13 +0000

La cubicatura è una particolare tecnica di decorazione tridimensionale che può essere applicata su tantissimi tipi di superficie (un uso particolare si vede sulle carrozzerie delle automobili) per donare uno stile unico e per far rivivere vecchi oggetti.

Cubicatura, cos’è e come viene fatta

Ad oggi non si sa molto della storia della cubicatura, di come sia nato il processo. Tuttavia, il primo dato certo risale al 1982 quando in America venne brevettato il processo di cubicatura.

La cubicatura può avere diversi nomi con i quali magari è più conosciuta. In Italia può essere chiamata idrografia oppure stampa ad immersione. Altri termini invece vengono presi dalla lingua anglosassone e la possiamo conoscere come dippatura oppure water transfer printing.

A prescindere di come la si voglia chiamare, la cubicatura è un a particolare tecnica di stampa in modo da poter imprimere dei disegni stampati essenzialmente su qualsiasi superficie tridimensionale che possa essere immersa in acqua.

Per procedere alla cubicatura bisogna passare praticamente per tutte le fasi della verniciatura. Si deve infatti innanzitutto preparare la superficie sula quale poi sarà applicato il disegno, si deve applicare l’aggrappante, verniciare e infine laccare. La scelta della superficie è una parte importante el processo, bisogna scegliere un materiale come plastica, fibra di carbonio, legno, ceramica e metallo. In generale, si può scegliere qualsiasi materiale che si può immergere in acqua oppure verniciare con i metodi più conosciuti. Una volta scelto il materiale questo deve essere preparato, il che significa limarlo e rimuovere tutte le eventuali imperfezioni sulla superrice che possano compromettere la cubicatura. Una volta rimosse le imperfezioni, alla superficie da decorare con il disegno viene applicato un primer apposito, ossia un prodotto che serve a favorire l’adesione della pellicola.

La seconda fase del processo riguarda invece la preparazione del disegno da applicare alla superficie. Una volta scelta l’immaigne, al trama, o la fantasia che si vuole vedere riprodotta questa deve essere stampate su un particolare tipo di pellicola o di film idrosolubile. Dopo aver eseguito la stampa, il film idrosolubile viene immesso in una vasca d’acqua dove la temperatura deve essere costante e abbastanza alta. Una volta lasciato in ammollo la pellicola o il film (il tempo e la temperatura variano in base alla composizione e alla quantità di materiale utilizzato) si aggiunge un solvente speciale per fare in modo che il disegno aderisca alla superficie prescelta.

A questo punto si procede all’immersionne del materiale nella stesa acqua della pellicola. La pressione dell’acqua farà il resto del lavoro, perché grazie a essa la pellicola andrà immediatamente ad aderire contro la superficie, mentre primer e solvente attaccheranno bene il disegno.

Una volta conclusa questa fase il materiale viene estratto dalla vasca e il tutto viene lavato ancora una volta e asciugato, in questo modo si tolgono di mezzo tutti gli eventuali residui. Una volta asciugato si applica uno smalto che può essere lucido o opaco in modo da dare una certa lucentezza al disegno ma sopratutto per proteggerlo dagli agenti esterni, come ad esempio pioggia e grandine.

Dove si applica la cubicatura

Grazie alla tecnica della cubicatura il settore artistico e decorativo dei materiali si è praticamente rivoluzionato. Ricorda molto la tecnica del car wrapping, ma grazie ai prodotti e alle tecniche utilizzate la cubicatura rende possibile la personalizzazione di ogni materiale con risultati molto duraturi. Per questo motivo, gli ambiti di applicazioni principali riguardano proprio al decorazione di auto e moto.

Sono sempre più le persone infatti che ricorrono ai servizi professionali di cubicatura per donare un aspetto completamente unico alla Propata automobile oppure alla fedele due ruote. Il bello della cubicatura è che non deve essere per forza applicata su tutto il veicolo, ma anche solo su parti di esso. Non è raro pertanto vedere auto con solo gli specchietti o il cofano rifatti. Inoltrare la tecnica della cubicatura può essere in parti interne, come il volante o il cruscotto.

La cubicatura è molto usata anche per gli accessori. Ad esempio i motociclisti ci tengono molto alla decorazione unica dei propri caschi e parti del loro equipaggiamento.

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